E.C.M.

Centro Europeo della Colonna Vertebrale - Clinique du Parc Lyon (Fr)

Benvenuti Richmedia e-learning

 

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Metodo Lionese
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FORMAZIONE PROFESSIONALE IN MEDICINA ORTOPEDICA

 

PROGRAMMA DETTAGLIATO DESTINATO AI MEDICI, TECNICI ORTOPEDICI, FISIOTERAPISTI, DOTTORI IN SCIENZE MOTORIE, CHINESIOLOGI...

 

Sotto il patrocinio del:

- Centro Europeo della Colonna Vertebrale –

sede : Clinique du Parc 155, boulevard Stalingrad - 69006 LYON (France)

- SFIMO srl (Società Franco-Italiana di Medicina Ortopedica)

sede : Via S. Jacini n.35 - 70125 BARI (Part. IVA 05766910722)

 

Presentazione

  Trailer: Metodo Lionese per la Scoliosi 3'38

La sola scoliosi riguarda il 5% degli adolescenti e il 10% della popolazione a 65 anni. Le deviazioni vertebrali sono un problema di salute pubblica.
La rapida evoluzione delle tecnologie nel campo del trattamento conservativo delle deviazioni vertebrali e soprattutto della qualità dei risultati relativi a queste tecnologie (EOS, CAD / CAM istantaneo, gesso digitale ...) ha reso indispensabile l'aggiornamento del Metodo Lionese che combina un'esperienza bicentenaria con i più moderni strumenti di valutazione e trattamento.
È il medico o il fisioterapista chi posizionerà il paziente per il gesso digitale, permettendo all'orto protesista di realizzare l'ARTbrace nelle migliori condizioni di team.

 

   Trailer: Camptocormie e Pisa, deviazioni della 4a età 3'15
 

Esperti Formatori :

- Dott. Jean Claude de Mauroy: responsabile del Servizio di Medicina Ortopedica –Clinique du Parc Lione, Presidente del Centro Europeo della Colonna Vertebrale – Francia.

- Dott. Fabio Gagliano:

- Dott. Matteo Pennisi

- Dott. Gianni Sciascia

- Prof. Gioacchino Ferracane

- TO Rosario Gagliano

...

 

Obiettivi del corso:

- Fornire ai professionisti della salute tutti gli elementi clinici che permettano di trattare i pazienti nelle condizioni ottimali,

- Fornire ai professionisti della salute tutti i programmi rieducativi del Centro Europeo della Colonna Vertebrale che sono certificati da più di 40 anni d’esperienza,

- Insegnare ai professionisti della salute a utilizzare i programmi di rieducazione ortopedica con una formazione pratica controllata,( 1/3 di teoria e 2/3 di pratica),

- Permettere ai professionisti della salute di integrarsi ad un circuito di trattamenti dei pazienti e diventare corrispondenti del Centro Europeo della Colonna Vertebrale – Francia

 

Mezzi:

- MOOC (Massive Online Open Course or Corsi online aperti su larga scala) con certificazione indipendente quasi gratuita.

- Formazione classica (ECM) a Enna, luogo di impianto del digitalizzatore ORTEN, per la realizzazione del gesso digitale e pratica della realizzazione del nuovo corsetto ARTbrace

- La piattaforma internet permette ai partecipanti del corso di restare a contatto con l’equipe formatrice e ricevere regolarmente gli aggiornamenti.

 

Prove pratiche:

- Numerosi casi clinici con video

- Dimostrazioni pratiche di gesso digitale

- Processing, Thermoforming…

- Dimostrazioni pratiche di fisioterapia

 

Risultati Attesi:

- Trasmissione di due secoli di esperienza

- Comprensione della scoliosi per trattarla meglio

- Acquisizione della tecnica dell'Gesso digitale (Team work)

- Uso pratico di un digitalizzatore di ultima generazione

 

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MODULO 1 - LA SCOLIOSI

 

Originalità della formazione:

- Protocollo originale del trattamento ortopedico Lionese con il gesso digitale e il busto ARTbrace.

- Distinzione fondamentale tra scoliosi di evoluzione caotica e scoliosi di evoluzione lineare.

- L'integrità tensionale e la deformazione plastica: basi del Metodo Lionese

- La nuova classificazione di Lenke è attualmente utilizzata nella chirurgia nell’ortesi delle scoliosi. Essa e’ ugualmente di grande utilità in rieducazione e facilita molto la comprensione della scoliosi e l’utilizzazione dei protocolli rieducativi.

 

1.1 Linee guida per il trattamento conservativo della scoliosi (SOSORT consensus)

 

1.2 Etiopatogenia

  Scoliosi: Etiopatogenia 11'56

 

1.2 SCOLIOSI CAOTICA (deviazione)

  Scoliosi Caotica 20'51

 

Definizione: paramorfismi, attitudine scoliotica, scoliosi strutturale.

Le piccole deviazioni del rachide pongono numerosi problemi: la deviazione è strutturale?

Essa e’ primitiva o secondaria?

E’ evolutiva ?

 

Il PARAMORFISMO è una esagerazione dell’asimmetria naturale del rachide, esso si associa spesso ad una plagiocefalia e ad una asimmetria della muscolatura.

L’ATTITUDINE SCOLIOTICA è una compensazione rachidea di una asimmetria a livello delle cinture, per esempio ineguaglianza di lunghezza degli arti inferiori. Il rialzo è giustificato quando non accentua la gibbosità.

LA SCOLIOSI STRUTTURALE IDIOPATICA è una scoliosi con un angolo Cobb maggiore di 10 ° che persiste in decubito. Essa è di origine multifattoriale , non si tratta quindi di una malattia ma di un sintomo.

 

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EVOLUTIVITA’ TRA 10° e 25 ° COBB.

Non esiste nessun criterio che permette di prevedere l’evolutività . Questa evolutività non è lineare , ma si avvicina alla teoria del caos deterministico. La teoria del caos deterministico dà indicazione da seguire:

- stretta sorveglianza della scoliosi, con controlli annuali nel periodo pre-pubertario ,ogni 6 mesi in periodo pubertario .

- se un piccolo difetto della postura a livello dei piedi ,dell’articolazione temporo mandibolare può essere il piccolo elemento che scatena la scoliosi, la correzione apportata non può pretendere di correggere una scoliosi strutturale. NON SI VA A CACCIA DELLA FARFALLA IN BRASILE PER EVITARE IL TORNADO NEL TEXAS.

- La rieducazione non si propone di evitare il terremoto scoliosi ,ma di costituire una costruzione antisismica che ne limiti gli effetti catastrofici.

- IL trattamento PREVENTIVO non ha senso, per contro ha senso il trattamento PRECOCE.

La scoliosi è la rappresentazione concreta della teoria del caos applicata al rachide:

Il sistema è:

- aperto ( verticalità ,scambio con l’esterno)

- complesso ( multifattoriale)

- discontinuo ( soglie)

- imprevedibile ( effetto farfalla)

- deterministico ( non dovuto al caso)

- modellizzabile ( 4 ° dimensione frattale)

- cambiamento della fase fisiologica della pubertà.

 

1.3 SCOLIOSI LINEARE (deformazione)

Basi biomeccaniche della scoliosi

Evoluzione in periodo pubertario delle scoliosi con più 25 ° Cobb.

L’evoluzione delle scoliosi con più di 25 ° Cobb è stata precisata dalla Signora Duval –Beaupere. Tale evoluzione è maggiore in periodo pubertario ascendente ( 11 -13 anni per le ragazze e 13-15 anni per i ragazzi).

Classificazione delle scoliosi secondo Lenke

La nuova classificazione di Lenke prende il posto dell’antica classificazione di King . Essa comporta 6 forme anatomo radiologiche ,un modificatore lombare e un modificatore sagittale.

1= toraciche

2= doppia toracica

3= doppia maggiore ( toracica e lombare )

4= tripla curva

5= toraco-lombare o lombare ( più distinzioni) senza torace strutturale ( senza rotazione)

6= toraco-lombare o lombare con toracica strutturata ( con rotazione ).

Modificatore lombare

Si traccia una perpendicolare dal centro del piatto sacrale.

A = peduncoli della vertebra apicale ( L3 ) da una parte e dall’altra della verticale.

B = peduncolo concavo tangente alla verticale.

C = vertebra al di fuori della verticale.

Modificatore sagittale

+ = ipercifosi toracica > 40 °

N = cifosi normale 10° - 40 °

- = ipocifosi toracica < 10 °

Questa classificazione determina la realizzazione delle ortesi e della rieducazione:

Per esempio

Modificatore lombare A = MOBILIZZAZIONE IN APERTRURA DELLA CONCAVITA’ TORACICA.

Modificatore lombare B = MOBILIZZAZIONE IN APERTRURA DELLA CONCAVITA’ TORACICA ASSOCIATO ALLO SHIFT LOMBARE

Modificatore C = APERTURA DELL’ANGOLO ILIO-LOMBARE ,

CRITERI EVOLUTIVI

Alcuni aspetti sono fondamentali per la programmazione della rieducazione:

- segni paradisplasici ; magrezza ,lassità cutanea, aracnodactilia

- asimmetria costale e gibbosità angolare rendono difficile l’applicazione dell’ortesi e il modellamento manuale

- disequilibrio dell’asse occipitale,

- dorso piatto che giustifica una rieducazione e l’ortesi in cifosi.

- iper rotazione cioè a dire la discordanza tra angolo di COBB e rotazione della vertebra apicale

- le curve corte, più difficile a ridurre.

 

SCOLIOSI IDIOPATICA E ALTRE ETIOLOGIE

La scoliosi idiopatica può essere paradisplasica.

Mentre per le altre eziologie si distinguono essenzialmente:

LA SCOLIOSI NEUROLOGICA che comporta abitualmente una grande curva toracolombare in cifosi.

LA SCOLIOSI DISPLASICA con importante dorso piatto in un contesto di Marfan.

La SCOLIOSI RECKLINGHAUSEN con assottigliamento del muro posteriore e displasia del collo delle coste.

LA SCOLIOSI CONGENITALE che può creare da una parte e dall’altra malformazione delle curve di compenso che evolvono per loro conto al momento della crescita pubertaria.

TUTTE QUESTE SCOLIOSI EVOLVONO SECONDO UN MODELLO LINEARE

 

1.4 L'integrità tensionale della colonna vertebrale:

  Integrita Tensionale 10'24

Concetto di tensegrità

15 - 35 anni l’attività sportiva di alto livello

 

1.5  Early Onset Scoliosis ( infantile, juvenile) e crescita

La crescita unica e discontinua dell'homo sapiens: pubertà, massa ossea

 

1.6 Natura 3D della scoliosi idiopatica

  Natura 3D della scoliosi idiopatica 21'38

EMC Bari 2016

Basi matematiche della colonna torsa

Caratteristiche della deformazione tridimensionale della scoliosi

Valutazione delle deformità vertebrali: tecnologia EOS 3D (25 volte meno irradiazione)

 

1.7 Fisioterapia: il Metodo Lionese

  Metodo Lionese Fisioterapia 48'42

Storia del Metodo Lionese: 200 anni fa Gabriel Pravaz a Lione...

PSSE (Phyiotherapy Scoliosis Specific Exercises)
Basi anatomo-fisiologiche del Metodo Lionese

  Anatomo-Fisiologia 15'39

Fisioterapia per la scoliosi caotica

Preparazione al Gesso Regionale digitale

Fisioterapia associata all'ARTbrace

Dynamic beam, Il piatto basculante Digitale

 

1 Protocollo di rieducazione di una scoliosi che supera i 10° in periodo di crescita pubertare. La rieducazione frena l'evolutività di una scoliosi di 1,5° all'anno. Non impedisce " il terremoto " scoliotico ma costituisce una costruzione anti-sismica.

 

1.8 Trattamento Ortopedico Conservativo

Indicazioni del trattamento ortopedico conservatore

 

Obiettivi e Prescrizione dei busti

 

Esistono numerosi corsetti che abbiamo raggruppato secondo le loro caratteristiche biomeccaniche e abbiamo precisato l’indicazione in funzione dell’età e della forma anatomo-radiologica

I criteri biomeccanici sono:

- tridimensionalità della correzione

- possibilità di regolare l’ortesi in relazione alla crescita

- rischi di compressione della gabbia toracica

- corsetti corti per le forme lombari Lenke 5

- espansione della concavità e orizzontalizzazione delle coste

- decompressione discale tra la cintura scapolare e pelvica

 

I corsetti per la scoliosi:

- Conchiglia notturna per la scoliosi della nascita

- Corsetto di Milwaukee durante l’infanzia

- Corsetto monocoque in desinflessione notturna per le forme toraco-lombare

- Corsetto polivalve regolabile in periodo pubertario ascendente

- Corsetto monocoque con apertura anteriore in periodo pubertario discendente

- Corsetti corti per le forme lombari ( tipo 5 de Lenke)

10 Prima l'età di 11 anni (femmine) e 13 anni (maschi), l'ortesi di Milwaukee notturna è il protocollo più spesso utilizzato, qualsiasi sia l'etiologia della scoliosi (ad esempio congenitale).

 

Il corsetto gessato riduttore e attualmente il Gesso Regionale Digitale

Il protocollo lionese comporta un tempo di riduzione prima della contenzione. (Deformazione plastica)

Questa riduzione viene effettuata con un corsettto gessato realizzato in modo ambulatoriale , associato ad una rieducazione specifica. In funzione dell’angolazione, dell’evolutività e della rigidità i tempi del gesso variano da 1 a 4 mesi.

I vantaggi del corsetto gessato sono multipli:

- correzione massimale ottenuta quando la colonna non e’ ancora rigida,

- riduzione ottimale con allungamento muscolo-legamentario,

- migliore adattamento all’ortesi che viene indossata positivamente,

- test di riducibilità della curva toracica superiore per le forme 5-6.

Il Gesso Regionale Digitale utilizza il concetto di blocchi di Schroth per una correzione specifica di ciascun blocco sul piano frontale e sul piano sagittale. La detorsione nel piano orizzontale è la conseguenza della legge dei movimenti accoppiati di Panjabi.

  Gesso Digitale Regionale in 3 tempi 49'51

ECM Catania 17/9/2016

  Enna Gesso Digitale Regionale Tempo Reale 7'36

Pratica

Il Gesso Digitale Regionale in età evolutiva: scoliosi (infantile e giovanile)

 

ARTbrace I  nuovi Concetti

   ART brace: I nuovi concetti 54'35

ECM Enna 2017

Specificità del ARTbrace (Asimmetria, Rigidità, Torsione)

  Obiettivi dei Busti 13'54

 

  Basi matematiche 11'57

 

  Basi biomeccaniche 12'04

 

   ART Specificità 9'45

 

Caratteristiche del policarbonato

 

Risultati: studio prospettico secondo i criteri di SRS e SOSORT (medicina basata sull'evidenza)

Piano frontale, piano sagittale, Piano orizzontale, Qualità di vita, Spirometria,

   ARTbrace Risultati 38'01

ECM Carpi 2017

Management e Protocolli: Tempo di indossamento, la Rimozione…

11 Scoliosi toracica o toraco-lombare alta, senza contro-curvatura strutturale Lenke 1
12 Scoliosi doppia toracica senza contro-curvatura lombare strutturale Lenke 2
13 Scoliosi doppia maggiore toracica e lombare senza contro-curvatura strutturale alta Lenke 3
14 Scoliosi a triplice curvatura strutturale Lenke 4
15 Scoliosi lombare o toraco-lombare bassa, senza contro-curvatura toracica strutturale, che permette di usare un corsetto corto Lenke 5
16 Scoliosi lombare o toraco-lombare bassa, con contro-curvatura toracica strurtturale, che necessità un corsetto completo Lenke 6

 

1.9 SCOLIOSI E SPORT

 

Criteri per la pratica dell’attività sportiva.

- LA ROTAZIONE : al di sotto di 25° di rotazione, l’attività muscolare va nel senso della correzione della scoliosi. NON ESISTE NESSUNA CONTROINDICAZIONE ALLA PRATICA DELLO SPORT. Al di sopra di 30 ° di rotazione le braccia di leva muscolari si pongono nello stesso lato del CENTRO ISTANTANEO DI ROTAZIONE ed esiste il rischio di una aggravamento.

- L’ ASIMMETRIA COSTALE: una inspirazione profonda favorisce la rotazione vertebrale, bisogna evitare gli sports con notevole impegno respiratorio.

- LA SPONDILOLISTESI : 20 % delle scoliosi lombari presenta una spondilolistesi . Bisogna evitare sistematicamente i tuffi nel nuoto e i salti oltre 50 cm.

SPORT CONSIGLIATI

- Non e’ stato mai provato che la pratica di uno sport anche se asimmetrico come il tennis o la scherma favoriscano la scoliosi.

- Quando si valutano i risultati dei trattamenti ortopedici conservativi, si nota che i migliori risultati riguardano i bambini che praticano una attività fisica regolarmente.

- Non c’è nessuna controindicazione sportiva- nella misura in cui si modera lo sforzo respiratorio,

- Quando esiste un dorso piatto ( modificatore sagittale - ) si preferiscono gli sports cifotizzanti: ciclismo,nuoto delfino o farfalla, vogatore.

 

- PROBLEMI DEL NUOTO

- Molti argomenti si pongono contro la pratica del nuoto in periodo pubertario:

- Accentuazione della lassita’ fisiologica a questa età

- Meno controllo posturale che nella posizione seduta

- Rischio di sforzo respiratorio in quanto spesso la maschera e boccaglio sono vietati in piscina

- Accentuazione della scoliosi lombare in caso di scarsa tecnica del gesto natatorio.

    1.10 Quando la chirurgia non sta andando

Il trattamento conservativo può trattare l'instabilità secondaria ed evitare il reintervento

21 Scoliosi pediatrica: La chirurgia è di solito posteriore. Più la vertebra di appoggio inferiore è bassa, L4 o L5, più la rieducazione sarà precisa, perchè le possibilità di adattamento del rachide saranno minime.
22 Scoliosi: Le indicazioni chirurgicali dall'adulto riguardano le evoluzioni angolari che superano i 2° all'anno e i squilibri con dislocazione rotatoria.

 

1.11 SCOLIOSI DOLOROSA DELL’ADULTO

  Scoliosi dell' adulto 49'54

 

Scoliosi a evoluzione lineare nell’adulto.

Esiste un rimodellamento completo della massa ossea a l’età adulta ogni 7 anni. Siccome alcune forme di scoliosi continuano a evolvere , un controllo radiologico ogni 5 anni permette d’apprezzare questa evoluzione. Per esempio, una evoluzione con più di 2 gradi Cobb all’anno , può giustificare un intervento chirurgico quando la proiezione di questa evolutività a 60 anni supera i 100 °. Questa evoluzione lineare è indipendente dal dolore che da solo non giustifica un intervento chirurgico.

 

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Scoliosi secondaria:  sviluppo in età adulta della scoliosi pediatrica

Evolutività lineare o caotica

 

CLASSIFICAZIONE DEI DOLORI SCOLIOTICI.

I dolori possono essere localizzati:

- a livello della gibbosità ( tensione muscolo –legamentaria di riequilibrazione di tipo 1 di Lenke);

- a livello della concavità (Compressione delle strutture nervose e articolari posteriori, curve corte di tipo 2 di Lenke)

- a livello della cerniera toracolombare ( punto di giunzione di due curve di tipo 3 di Lenke);

- a livello della cerniera lombosacrale (tipo 5 e 6 di Lenke);

- a livello della sacro iliaca (modificatore B e C di Lenke);

- a livello cervicale (modificatore sagittale _ di Lenke).

 

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Scoliosi degenerativa a evoluzione caotica nell’adulto : la DISLOCAZIONE ROTATORIA.

 

La dislocazione rotatoria è una complicazione rara ( 2% delle scoliosi ), essa è di origine discale ed la sua evoluzione è caotica .Essa si riguarda i tipi 5 – 6 di Lenke.

I segni clinici sono:

- disequilibrio dell’asse occipitale,

- evoluzione cifotizzante,

- accentuazione angolare rapida

- restringimento radiologico del disco.

 

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Scoliosi neurologica extra-piramidale nell’anciano : la Camptocormia e il Sindrome di Pisa

 

 

Il Gesso Digitale Regionale per i adulti: specificità

 

2 Protocollo di rieducazione di una scoliosi dell'adulto, di solito in periodo doloroso. Il dolore è soltanto raramente un'indicazione chirurgicale traduce spesso un disadattamento della muscolatura paravertebrale.
3 La gravidanza non modifica l'evolutività di una scoliosi lombare, puo' favorire la lordosi lombare e globale del rachide con sovvracarico delle articolari posteriori.

 

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MODULO N° 2 – LA SPONDILOLISTESI

 

Originalità della formazione:

La spondilolisi riguarda il 7 % della popolazione. Essa è abitualmente ben tollerata , ma pone un problèma allorquando colpisce un ragazzo che pratica un’ attività sportiva agonistica. Bisogna sospendere la pratica dello sport ? Il trattamento ortopédico conservatore permette di continuare la attività sportiva con una protezione della cerniera lombo-sacrale. Nell’età adulta si pone invece il problèma dell’attività professionale. Il trattamento ortopédico conservatore permette di continuare l’attività professionale senza rischi per la schiena.

  Spondilolistesi, Presentazione generale 46'13

 

2.1 BIPEDIA E COMPROMESSO LOMBOPELVICO

EVOLUZIONE ANTROPOLOGICA DELLA VERTICALITA’

La verticalità degli australopiteci e poi dell’omosapiens ha modificato i parametri morfologici della cerniera lombosacrale. Il bacino è un compromesso tra le necessità del parto (allargamento del diametro in tutti i piani, per facilitare il passaggio della testa del bambino, di cui il volume cerebrale è passato da 450 ai 1500 cm2) e la stazione bipede (in appoggio unipodale quando la testa femorale si allontana dalla linea di gravità, le pressioni rischiano di provocare una coxartrosi : è la bilancia di Pauwels). L’allineamento della testa sulla linea di gravità necessita una lordosi lombare compensatrice e un’anteversione del bacino per coprire meglio la testa femorale.

Progressivamente, la marcia diventa tridimensionale con spostamento nel piano sagittale ma anche passo pelvico in un piano orizzontale e leggera inflessione in un piano frontale.

La lateralizzazione cerebrale legata allo sviluppo dei centri della parola permette una gestione ottima della marcia.

Lo sviluppo muscolare in particolare dei grandi glutei caratterizza gli omosapiens, lo stesso la dissociazione del torace e del bacino facilita il gioco muscolare e l’armonia del movimento in tutti i tre piani dello spazio.

Il minimo difetto anatomico costituzionale, aumenta le costrizioni sulla cerniera lombosacrale e rischia di favorire la spondilolisi o lo spondilolistesi.

 

PARAMETRI LOMBO PELVICI

Si insisterà sui parametri sagittali.

1/ Angolo di incidenza ileo-lombare è l’angolo formato tra la perpendicolare che arriva al centro del piatto sacrale e la retta che raggiunge il centro della testa femorale. Quest’angolo è in media di 53°, Il suo aumento da un’inclinazione del sacro sull’orizzontale, e favorisce la spondilolistesi.

2/ Inclinazione della base sacrale sull’orizzontale. L’angolazione media è di 37°, cio’ che corrisponde alla migliore ripartizione delle pressioni tra arco posteriore indietro e corpo vertebrale in avanti. Quando quest’angolazione aumenta, la componente di scivolamento diventa più importante, ed il rischio di spondilolisi aumenta.

3/ La versione pelvica. Si traccia una verticale a partire dal centro del piatto sacrale. Questa verticale è in genere situata 2,5 cm indietro dell’asse delle teste femorali. Quando questa distanza diminuisce, si parla di anteversione pelvica, quando aumenta si parla di retroversione pelvica.

4/ La Lordosi è l’angolo formato tra la parallela tracciata sul piatto superiore della vertebra più inclinata sull’orizzontale al livello della cerniera toracolombare, e la parallela tracciata sul piatto inferiore di L5 . E ‘in media di 45°, quando questo angolo aumenta si parla di iperlordosi,e si può collegare positivamente con l’inclinazione della base sacrale sull’orizzontale.

 

2.2. BIOMECCANICA DELLO SCIVOLAMENTO

Lo scivolamento è di solito la risultante di tre fattori meccanici. 1/ accentuazione dell’inclinazione della base sacrale sull’orizzontale che accentua meccanicamente la componente di scivolamento e le costrizioni sull’arco posteriore.

2/ anteversione fisiologica del periodo pre-pubertario Per favorire l’ossificazione della testa femorale, il bacino si mette in anteversione. Quest’anteversione accentua la componente di scivolamento e le costrizioni sull’articolare posteriore.

3/ I micro-traumi ripetuti con scontri in iperestensione al momento della pratica intensa dell’attività sportiva.

STORIA NATURALE DELLO SPONDILOLISTESI

La storia naturale è stata descritta Maldague.

1/ Lisi unilaterale dolorosa

2/ Scoliosi di compensazione

3/ Rottura ismica contro-laterale

4/ Scivolamento nel piano sagittale.

20% delle scoliosi lombari vanno accompagnate da uno spondilolistesi, sia una percentuale dieci volte superiore che per la popolazione normale. In periodo di crescita puberale , esiste un’importante fragilità che necessiterà il più spesso un trattamento ortopedico conservativo.

DEFINIZIONI : spondilolisi, spondilolistesi

1/ La spondilolisi è una frattura di stanchezza, della pars inter-articolaris situata sull’arco posteriore tra articolare superiore e inferiore. La spondilolisi riguarda il 7% della popolazione.

2/ Lo spondilolistesi, corrisponde allo spostamento dei corpi vertebrali nel piano sagittale. Lo scivolamente è dato dalla distanza che separa le due tangenti tracciate sul muro posteriore dei corpi vertebrali. Riguarda il 2% della popolazione.

 

CLASSIFICAZIONE DELLA SPONDILOLISTESI

1/ Anzianità della spondilolistesi. La scoperta di una spondilolisi prima l’età di 7 anni rimane eccezionale. Questa scoperta si fa spesso all’occasione di un’episodio doloroso. La radiografia valuta la cuneiformizzazione del corpo vertebrale di L5 ; una cuneiformizzazione superiore a 7°, traduce l’anzianità dello spondilolistesi. Si tratta il più spesso di una forma ad evoluzione lenta, e la cuneiformizzazione di L5 compensa l’eccesso di inclinazione di L5 sull’orizzontale.

2/ Stabilità e congruenza lombosacrale. Una deformazione a dosso del piatto sacrale è un elemento favorevole con incastro tipo puzzle che limita la costrizione in scivolamento.

L’importanza dello scivolamento è misurata dallo spostamento tra i muri posteriori di L5 e S1, stimati in millimetri.

La spondiloptosi è un’evoluzione terribile dello spondilolistesi con verticalizzazione del sacro e basculamento di L5 in avanti del muro anteriore di S1.

Instabilità lombosacrale : si traduce da un dolore che si classificherà in 5 stadi :

0 nessun dolore,

+ dolore ritrovato soltanto alla pressione delle transverse o legamento intraspinoso L5-S1,

++ dolore soltanto allo sforzo,

+++ dolore al riposo,

++++ dolore che necessita trattamento farmacologico con antalgici e questo rimane eccezionale per il bambino.

BILANCIO COMPLEMENTARE : TAC , RMN, SCINTIGRAFIA.

TAC : conferma la lisi ismica ; di solito non esiste ernia al disco al livello dello spondilolistesi.

RMN : dimostra l’idratazione del disco sopragiacente L4-L5,

SCINTIGRAFIA : realizzata il più spesso in fase iniziale. Un’iperfissazione conferma la lisi recente e la necessità di un trattamento ortopedico conservativo, che nel 10% dei casi permette la consolidazione della lisi.

 

2.3. TRATTTAMENTO ORTOPEDICO CONSERVATIVO

RIEDUCAZIONE CLASSICA

Gli obiettivi della ginnastica correttiva sono :

1/ mobilizzazione delle cinture e in particolare dello psoas

2/ diminuzione dell’iperlordosi, con l’apprendimento di una retroversione pelvica, quando è ancora possibile (vedi studio dei parametri morfostatici lombopelvici)

3/ rafforzamento della muscolatura addominale.Ruolo del MULTIFIDO- OBBLIQUO PICCOLO E DEL TRASVERSO DELL’ADDOME

 

8 La spondilolisi riguarda 7% della popolazione, essenzialmente i sportivi. L'origine è il più spesso mista : debolezza congenita dell'arco posteriore, morfotipo con aumento dell'incidenza lombopelvica, micro-traumi ripetuti.

 

Quando il dolore persiste malgrado la rieducazione classica o quando la radiografia dimostra un paziente in retroversione pelvica, si ricorrerrà al trattamento ortopedico conservativo. Quest’ultimo è realizzato per principio sistematicamente in periodo di crescita pubertaria

PROTOCOLLO – ORTESI POLIETILENE MONOCOQUE

Il protocollo comporta :

1/ un tempo di riduzione gessata durante un mese, gesso fatto in lordosi fisiologica che tende a diminuire le costrizioni del 30% al livello della cerniera lombosacrale.

2/ una volta confermato il sollievo dei dolori, si realizza un’ortesi polietilene monocoque ad apertura anteriore che va indossata la notte e due ore dopo l’attività sportiva. Questo trattamento ha per scopo di bloccare l’instabilità dolorosa e di permettere al bambino di continuare un’attività sportiva quasi normale.

 

19 Spondilolistesi: Trattamento ortopedico conservativo sistematico in periodo di crescita pubertare. Permette di continuare un'attività sportiva quasi normale senza rischio di accentuazione del scivolamento
23 Spondilolistesi: Le indicazioni chirurgicali riguardano le instabilità maggiori con nevralgia sciatica o le progressioni di scivolamento all'età adulta.

 

Il Gesso Digitale Regionale: Spondilolistesi

 

2.4. SPONDILOLISTESI E SPORT

FREQUENZA DELLA SPONDILOLISTESI NEI DIFFERENTI SPORT

La pratica di un’attività sportiva favorisce la frequenza delle spondilolisi che è stata studiata da Rossi. La frequenza massima riguarda i tuffi nel nuoto .

 

INDICAZIONI NELL’ADOLESCENTE

L’alternativa consiste sia nell’interruzione dell’attività sportiva, cio’ che diminuisce la qualità muscolare e della massa ossea, sia nell’autorizzazione di proseguire l’attività sportiva nell’ambito del trattamento ortopedico conservativo, nella misura in cui non esiste instabilità dolorosa e di evoluzione radiologica dello scivolamento. Il corsetto viene indossato due ore dopo lo sport e di notte. Le contro-indicazioni riguardano soltanto i tuffi nel nuoto e i salti superiori ai 50 cm : Quando il bambino non pratica sport, si consiglierà un’attività in estensione tipo pallacanestro, pallavollo...che favoriscono la troficità muscolare e l’equilibrio propriocettivo del rachide. Quando esiste un’iperlordosi si modificherà il gesto tecnico ad esempio, corsa in ciclo posteriore (tronco leggermente chinato in avanti) e si consiglia di evitare il ponte in ginnastica.

 

INDICAZIONI NELL’ADULTO

L’instabilità puo’ sopragiungere per la prima volta all’età adulta con scoperta radiologica di una lisi vecchia. Il trattamento è leggermente diverso di quello dell’adolescente, e si avvicina di più a quello dell’instabilità all’età adulta. Comporta : la realizzazione di un lombostat in gesso a forma di clessidra, da portare per tre settimane. Se la prova è positiva, si realizzerà un’ortesi polietilene con accavallamento di 3mm di spessore, che dovrà essere indossata circa 4 ore al giorno, di cui sistematicamente due ore dopo l’attività sportiva.

 

2.5 SPONDILISTESI E ATTIVITA PROFESSIONALE

In ogni caso è consigliata un’attività professionale in posizione seduta, oppure con manipolazione di pesi pesanti. Per le ragazze, il mestiere di infermiera è sconsigliato. Per i ragazzi, i mestieri che espongono alle vibrazioni di bassa e media frequenza trasmesse a tutto il corpo : autista di trattore, di trattori stradali, mezzi e veicoli fuoristrada, spalatrice, gru di cantiere... e i lavori di manutenzione a mano con carico di pesi pesanti, nell’edilizia, mine e cave, raccolta delle immondizie, trasloco, mattatoio, lavori funerari.

In modo generale, in Francia, tutti i mestieri che rientrano nel quadro delle malattie professionali per lombosciatica.

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Modulo 3 - LA CIFOSI

  Dal Atteggiamento Cifotico alla Camptocormia 35'

ECM palermo 27/2/2016

 

Originalità della formazione

La determinazione dei parametri morfotipologici del rachide nel piano sagittale , da noi codificata da 25 anni, , ci ha permesso di precisare i limiti fisiologici e le principali indicazioni ortopediche (P Stagnara et JC de Mauroy - Spine). La posizione seduta sarà individualizzata in funzione del morfotipo.

La rédazione dell’ultimo articolo de l’Encyclopédie Médico-Chirurgicale ci ha permesso di riflettere sulla rieducazione delle cifosi in funzione della classificazione clinica più frequentemente riscontrata : cifosi ipotonica, cifosi disarmoniosa , cifosi toracica a rigidità diretta, cifosi toracica à rigidità indiretta, cifosi toraco-lombare.

Il Gesso digitale a blocchi e il nuovo busto lionese bivalve non articolato in policarbonato consentono un trattamento più affidabile e meno restrittivo per il bambino

  Cifosi pediatrica Presentazione generale 44'04

 

3.2 Morfotipologia sagittale della colonna vertebrale:

incidenza pelvica, uso del sagittalometro, Conseguenze sulla posizione seduta

 

La radiografia di profilo permette di pecisare i principali parametri sagittali

- incidenza lombo-pelvica (angolo formato a partire dal centro del piatto sacrale con la retta che unisce il centro della testa femorale e la perpendicolare al piatto sacrale ,ossia 53°.)

- inclinazione del sacro su l’orizzontale : 37° (un’ accentuazione dell’angolo favorisce l’accentuazione delle curve nel piano sagittale )

- lordosi : 45°

- cifosi : 37° (prendendo come vertebra limite superiore la parallela al piatto di T4)

La ripartizione delle angolazioni segue la legge della normalità (curve de Gauss) e si può considerare come fisiologica , una angolazione de cifosi infériore 55°, e come patologica una angolazione supériore à 64°.

L’ ipercifosi è una patologia più dell’uomo che della donna.

Non esiste alcuna relazione tra la taglia e la cifosi , tra la cifosi e la capacità vitale.

Esiste una eccellente corrélazione tra le misure cliniche e la radiologia .

 

3.3 Malattia di Scheuermann

 

La Distrofia Rachidea di Crescita o malattia di Scheurmann è una malattia della placca di crescita del corpo vertébrale che provoca una fragilità del piatto superiore del corpo vertebrale.La cifosi è abitualmente dolorosa . Quando l’adolescente assume una cattiva posizione i corpi vertebrali si schiacciano progressivamente creando il circolo vizioso della ipercifosi

- cunéiformizzazione segmentaria apicale,

- inibizione segmentaria della crescita antériore della vertèbra dovuta all’iperpressione della concavità (legge de Wolf e Delpech),

- accentuazione globale delle pressioni sui corpi vertébrali che si allontanano dalla linea di gravità,

- dolore con attitudine antalgica in cifosi ,

- irrégolarità del disco intervertébrale e rigidità segmentaria che limitano la correzione volontaria .

Bilancio radiologico

Abbiamo presentato i principali paramètri morfotipologici che possono essere misurati radiologicamente . Bisogna realizzare le radiografie nella posizione la più vicina all’esame clinico , cioè piedi uniti , arti inferiori tesi , tronco rilassato , sguardo orizzontale.

Si ricercheranno sempre i segni della distrofia rachidea di crescita

Stadio 1 : irrégolarità dei piatti vertébrali,

Stadio 2 : ernie intra spongiose con diminuzione dell’altezza dei dischi intervertébrali,

Stadio 3 : cunéiformizzazione del corpo vertébrale apicale supériore à 7°

Si notera’ la localizzazione dei segni distrofici :

- régione toracica-media

- régione toraco- lombare.

 

3.4 La cifosi idiopatica

Evolve come la scoliosi in périodo di crescita pubertaria . Essa è abitualmente mobile e non dolorosa..

 

Altre eziologie:

La cifosi familiare è abitualmente mista , morfotipo genetico a curve accentuate e imitazione per i ragazzi dell’attitudine e della postura del padre.

La cifosi congénita è abitualmente legata a un difetto di segmentazione anteriore del copro vertebrale.

 

Morfotipologia del rachide nel piano sagittale

 

 

3.5 La posizione seduta

Posizione di ascolto e posizione di scrittura

La posizione seduta è prédominante presso l’adolescente durante il giorno.

I paramètri della posizione seduta saranno déterminati in funzione del morfotipo.

La règola dei 90° : seduto sguardo orizzontale , coscia e gambe à 90°, braccia e avambraccia à 90° si applica à una morfologia sagittale fisiologica..

Si insegnerà al ragazzo a distinguere la posizione seduta di ascolto : piedi in avanti , glutei indietro sul fondo sedia , dorso che s’appoggia sullo schienale , gomiti sui braccioli ; dalla posizione seduta di scrittura : piedi indietro, glutei in avanti, torace che tocca il piano anteriore del piano di lavoro , avambraccia sul piano di lavoro .

Adattamento della posizione seduta in funzione del morfotipo

Quando esiste una orizzontalizzazione del sacro , si nota spesso una cifosi toraco-lombare e allora si utilizzerà una sedia ergonomia con appoggio per le ginocchia .

Quando esiste un’ accentuazione del sacro su l’orizzontale, si può utilizzare una sedia

con un cuscino triangolare inclinato indietro

Quando esiste una cifosi toracica alta T1-T4 supériore à 25°, si consiglia l’utilizzazione di un leggio per évitare l’accentuazione della proiezione del collo in avanti.

 

3.6 Bilancio clinico

L'esame statico è realizzato prima da in piedi. Il bambino in piedi, gambe tese, piedi nudi uniti dai malleoli al primo raggio, la cintura scapolare è rilassata in posizione rotazione 0, le mani toccano la faccia antero-esterna delle coscie , la direzione dello sguardo è orizzontale.

Si valuterà dal basso verso l'alto

- la statica degli arti inferiori : piedi cavi, ginocchio varo, rotazione interna

- l'equilibrio del bacino nel piano frontale,

- l'armonia generale nel piano sagittale : il trago, l'acromion, il trocantere e i malleoli esterni se si proiettano su una stessa verticale,

- le freccie della cifosi.

Un filo di piombo è mantenuto tangente all'apice della cifosi, e si nota con una riga millimimetrata

• la distanza dal filo alla spinosa C7 o freccia cervicale,

• la distanza dal filo al cavo della lordosi o freccia lombare,

la somma delle freccie delle cifosi permette di valutare nel tempo l'evoluzione della deformazione cifotica.

L'esame statico in posizione seduta astenica, gomiti a meta coscia ,permette di localizzare meglio la zona deformata.

Esame a bordo tavolo : decubito prono, ginocchia flesse, piedi per terra, si valuta

- all'ispezione, una pigmentazione delle spinose che e’ significativa di una cattiva attitudine in posizione seduta,

- alla palpazione piano per piano del rachide , si ricercano gli elementi che possono spiegare il dolore, cellulalgia, legamentaria intraspinosa, contrattura muscolare,

- alla percussione il dolore provocato dal martello sulle spinose permette di classificare i stadi dolorosi della D.R.C.

 

stadio

+ : dolore alla percossa delle spinose,

stadio

+ + : dolori mecanici allo sforzo,

stadio

+ + + : dolordi statici posturali,

stadio

+ + + + : dolori al riposo.

 

L'esame dinamico in piedi misura in tutti i tre piani, le amplitudini del rachide toracico e lombare secondo la metodica di RUSSE e GERHARDT, si nota ugualmente la distanza dita-suolo ( DDS) nel piano sagittale.

In decubito prono, la distanza manubrio-tavolo misura la riducibilità in iperestensione.

In decubito supino, si può ugualmente utilizzare il test di rigidità diretta di TROISIER (distanza occipitale - tavolo).

La rigidità indiretta è valutata con dei test semplici in décubito supino :

- distanza gomito –tavolo , arti superiori tesi indietro sul prolungamento del tronco ,per valutare la rigidità dei pettorali;

- distanza tallone-tavolo , arto inferiore opposto piegato e bloccato manualmente a livello del ginocchio, mentre arto inferiore testato è abbassato e teso, provoca un bascullamento del bacino per la rigidità dello psoas

- angolo poplitéo, coscia a 90°, si stende la gamba e si nota l’angolo mancante per arrivare alla verticale per valutare la rigidità degli ischio-crurali

 

3.7 Fisioterapia

 

4 Protocollo di rieducazione di una cifosi idiopatica dal bambino. Una cifosi idiopatica peggiora in periodo di crescita pubertare come una scoliosi. E' spesso più elastica e meno dolorosa che la cifosi distrofica.
5 Protocollo di rieducazione di una cifosi distrofica in periodo di crescita. La cifosi è in genere rigida e dolorosa. La rieducazione blocca il processo peggiorante.
6 Protocollo di rieducazione di una cifosi dolorosa dell'adulto. Si distinguono le sequelle di una cifosi dell'adolescenza, e le cifosi primitivi di diversi tipi infiammatoria (spondilartrite anchilosante), osteoporotica, muscolare (camptocormia).
7 Protocollo di rieducazione di una cifosi toraco-lombare del bambino. Puo' essere idiopatica o distrofica. Si ritrova il più spesso una diminuzione dell'incidenza lombopelvica.

 

3.8 TratTAMENTO ortopediCO conservatIVO

  Cifosi Pediatrica: Trattamento 44'10

 

OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO ORTOPEDICO

Le indicazioni saranno modulate in funzione degli obiettivi fissati all'inizio del trattamento :

 

- CORREZIONE DELLA DEFORMAZIONE

Molto spesso la cifosi è associata sia ad un'iperlordosi nel quadro di un'accentuazione globale delle curve nel piano sagittale, sia ad un'ipolordosi nel quadro di un rachide disarmonioso.

La realizzazione del gesso si farà in 1 tempo in quadro di Abbott.

 

- RIARMONIZZAZIONE DELLE CURVE NEL PIANO SAGITTALE

In alcuni casi, l'ipercifosi è isolata e il tronco proiettato indietro ; in questo caso, il gesso è sempre realizzato in 1 tempo in quadro di Abbott, ciò permette il ripristino di una lordosi e la normalizzazione del rachide.

- TRAVE COMPOSITE

con diminuzione delle costrizioni sull'asse rachideo. In questo caso, l'ortesi è portata tutto il giorno.

- MOBILIZZAZIONE DELLE CINTURE

dovuta ai compensi del blocco rachideo.

- RISPARMIO DEL RACHIDE

tramite integrazione automatica nei gesti quotidiani con lavoro di pelvic.tilt a livello lombare, ed

iper-uso degli arti inferiori.

 

I CORSETTI UTILIZZATI

Prima della pubertà, utilizziamo il corsetto di Milwaukee anti-cifosi con barra transversale centrata sull’apice della curva .

Quando la curva è mobile , il corsetto raddrizza dorso con collarino di Spitzy facilita la correzione posturale in riéducazione.

Molto spesso si tratta di una ipercifosi rigida in périodo pubertario e si utilizza il corsetto plexidur bivalve con appoggio manubriale antériore rinforzato.

Protocollo lionese

Questi corsetti si debbono realizzare dopo che è stato effettuato un gesso di riduzione che può essere portato da 1 a 3 mesi . Il gesso è réalizzato in décubito sul quadro d’Abbott, una benda transversale è piazzata sotto l’apice della cifosi , il bacino è stabilizzato, arti supériori sono tesi indietro nel senso del prolungamento del tronco

I vantaggi del tempo di riduzione gessata sono multipli

- migliore accettazione del corsetto,

- préparazione cutanéa,

- stiramento a livello del legamento comune vertébrale antériore,

- mobilizzazione facilitante il kinésiterapista.

Il calco è réalizzato, dopo la fase del gesso, su un rachide riequilibrato.

Il corsetto è portato abitualmente in posizione seduta a scuola e la notte.

La durata del trattamento è di 18 mesi, sino alla fine della crescita staturale.

 

17 Cifosi elastica evolutiva, che supera i 55° prima l'età di 13 anni (maschi) e 11 anni (femmine) Milwaukee notturno
18 Trattamento ortopedico conservativo lionese di un'ipercifosi evolutiva che supera i 55° in periodo di crescita pubertare Policarbonato bivalve non articolato

 

Il Gesso Digitale Regionale: cifosi

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MODULO 4 - LA LOMBALGIA ORTOPEDICA

 

Originalità della formazione

La lombalgia acuta évolve in modo caotico.Essa è una malattia solo nell’ 11 % dei casi , nell’ 89 % dei casi , è idiopatica , multifattoriale e costituisce un sintomo. La lombalgia cronica è la prima causa d’invalidità prima dei 40 anni. L’obbiettivo della rieducazione è d’évitare il passaggio della lombalgia acuta alla lombalgia cronica.

 

4.1. INSTABILITA’ LOMBARE - CONCETTO BIOMECCANICO

L’instabilità lombare è stata descrita da Farfan. Corrisponde ad un’irregolarità del movimento che puo’ tradursi in cinematica con un picco di varianza. E’ una turbolenza in rapporto ad un movimento regolare. Quest’instabilità si traduce clinicamente con un dolore, è la componente meccanica del dolore.

- INSTABILITA’ POSTERIORE, ANTERIORE DISCALE, MISTA- CENTRALE.

L’instabilità POSTERIORE può riguardare l’arco posteriore. I dolori sono ritrovati all’esame programmato del rachide al livello di un legamento intraspinoso, di una transversa, oppure di un’elemento muscolo legamentare. Quest’instabilità posteriore reagisce di solito bene al trattamento classico, e specialmente alla fisioterapia locale. La spondilolisi provoca un’instabilità di tipo posteriore. I dolori sono aumentati dalla posizione eretta prolungata, la posizione antalgica è in flessione anteriore del tronco. L’esame clinico ritrova talvolta un’asimmetria rotazionale dell’ anca con amplitudini inferiori ai 20° in rotazione interna.

L’instabilità ANTERIORE riguarda specialmente il disco intra vertebrale, reagisce male al trattamento classico, in quanto il disco è poco accessibile al trattamento manuale.

Il disco non essendo vascolarizzato,non ha benefici dai trattamenti medicinali Il dolore aumenta nella posizione seduta prolungata, e nei cambiamenti di posizione (passaggio seduto/ in piedi).

L’instabilità MISTA riguarda allo stesso tempo gli elementi posteriori ed il disco in avanti. Il paziente non ha posizione antalgica e, soltanto il trattamento ortopedico conservativo permette di gestire l’instabilità.

Le costrizioni assiali muscolo legamentari maggiorate dallo stress, aumentano molto quest’instabilità che si puo’ qualificare in Centrale.

 

4.2 LOMBALGIA SINTOMO O MALATTIA? EZIOLOGIA DELLE LOMBALGIE ( 10 %).

Un’eziologia è ritrovata nel 10% dei casi : malformazione transizionale della cerniera lombosacrale (emilombalirizzazione o emisacralizzazione, ineguaglianza di lunghezza degli arti inferiori superiore ai 2 cm, asimmetria di orientamento delle articolari posteriori, ernia mediana, canale lombare stretto), spondilolistesi.

LE LOMBALGIE SINTOMATICHE ( 1%)

La lombalgia può essere il primo segno di un tumore regionale e l’esame clinico ricercherà la causa, sopratutto quando esiste un dimagrimento, un dolore notturno, un’astenia, una stanchezza inabituale.. In tutti gli altri casi, non si ritrova nessuna causa precisa, la lombalgia è allora un sintomo.

LOMBALGIA ACUTA

STORIA NATURALE

Riguarda il 93% dei casi, sopraggiunge preferibilmente tra i 30 e i 55 anni, con un picco a 40 anni. Si risolve nel 90% dei casi, in tre settimane con o senza cura medica. Non c’è relazione tra clinica e radiologia, specialmente ad una eventuale artrosi posteriore. L’esame clinico è di solito normale, una sciatica può essere notata da alcuni pazienti con dolore nel tragitto del nervo alla percussione delle spinose. L’interruzione di lavoro dev’essere limitata al massimo nel caso della lombalgia acuta, soprattuto quando si tratta di un’infortunio sul lavoro.

TRATTAMENTI- EVIDENCE BASED MEDICINE

Il trattamento medico non modifica la storia naturale della lombalgia acuta, il migliore trattamento è la fisioterapia locale con tecniche sedative e rilassanti.

 

LOMBALGIA CRONICA

STORIA NATURALE DEL PASSAGGIO DALL’ACUTO AL CRONICO, DAL DOLORE ALLA SOFFERENZA.

Quando la lombalgia persiste da due mesi, diventa cronica invalidante. Riguarda il 7% delle lombalgie ed incide di ¾ sulle somme spese. Non esiste più nessuna relazione tra la sintomatologia e il bilancio clinico e radiologico. Si ritrova spesso una limitazione delle ampiezze, e un’iper sensibilità locale. I fattori di rischio non sono legati alla lombalgia ma alla psicologia del paziente :

fattori professionali : conflitto o poca qualificazione

fattori sociali : età, solitudine, poca integrazione, divorzio , vedovanza,

fattori psicologici : ansietà, stress, esaurimento, tabagismo, alcolismo

fattori medico-legali : infortunio sul lavoro, pensione, assicurazione.

antecenti di chirurgia lombare.

Non sono fattori di rischio : l’obesità, le malformazioni radiologiche congenite o acquisite, l’artrosi lombare.

La lombosciatalgia è di solito di origine discale. Si deve differenziare l’ernia al disco, più profonda che larga, che di solito è retrolegamentare e che puo’ migrare, dalla protusione, più larga che profonda che è un schiacciamento del disco senza rottura dell’anulus. Le protusioni non giustificano mai un’intervento. L’ernia è chirurgica quando è foraminale con parestesia dell’arto inferiore, ed iperalgia.

In tutti gli altri casi, reagisce bene al trattamento ortopedico conservativo in particolare l’ernia mediana e paramediana.

 

4.3. TRATTAMENTO ORTOPEDICO CONSERVATIVO

PROTOCOLLO

Comporta un tempo di riduzione gessata per tre settimane, il gesso viene realizzato in piedi mani incrociate dietro la nuca per evitare una compressione addominale, cercando di realizzare una clessidra (presa delle pressioni sotto le costole e appoggio sulla cresta iliaca ). Il paziente che continua la sua vita normale col gesso, deve avvertire un miglioramento senza medicinali entro dieci giorni.

Si realizzerà in seguito, un’ortesi polietilene bivalve incastrata (3mm), indossata almeno 4 ore al giorno per sei mesi.

In certi casi, il gesso può essere fatto in resina Dynacast fisso per tre settimane, poi amovibile. Una ripresa dell’attività sportiva è consigliata durante questo periodo. Alcuni sport in rotazione possono essere fatti con l’ortesi (tennis, golfo, sci), per gli altri l’ortesi viene indossata due ore dopo lo sport.

Per i lavori pesanti, l’ortesi è indossata durante il lavoro.

 

4.4 PROTOCOLLI KINESITERAPICI PER LA LOMBALGIA DA :

 

DISFUNZIONAMENTO ARTICOLAZIONE SACROILIACA,

Di solito tranne il parto, non esiste mobilità sacro-iliaca . Quest’articolazione è spesso dolorosa nella lombalgia, specialmente alla sua estremità superiore.

Causa = e’ una sublussazione tra il sacro e le ali iliache : Abbiamo DISFUNZIONE POSTERIO DISFUNZIONE ANTERIORE

Trattamento = terapia fisica con termoterapia – ghiacchio

Terapia manuale tecniche di stabilizzazione e di normalizzazione.

Quest’articolazione molto protetta e poco accessibile, può giustificare un trattamento manuale.

 

INSTABILITA’ POSTERIORE,

Sede della patologia = arco posteriore,mm paravertebrali ,legamenti

Trattamento

1/ massaggio riflesso,

2/ calore locale con ultrasuoni o infrarossi,

3/ stiramento della catena posteriore, tecnica Mezières o rieducazione posturale globale

4/ rafforzamento m catena posteriore.

 

SINDROME DEL PIRIFORME,

Lo sciatico passa dietro il muscolo piriforme e si riproduce il dolore in rotazione contrariata delle anca.

Sintomi = rigonfiamento esteso dal sacro al grantrocantere.dolori nel tratto lombare ,nella regione glutea,nella porzione posteriore della coscia e della gamba.

La rieducazione tende a snellire la capsula delle anche in rotazione e a rilassare i muscoli rotatoti.

Massoterapia,digitopressione stiramenti statici.

INSTABILITA’ DISCALE ANTERIORE,

La rieducazione si abbinerà al T O.C e si farà in decoaptazione :

Cure farmacologiche inefficaci in quanto il disco non e’ vascolarizzato.

Tecnica di auto-allungamento assiale attivo e di stiramento della catena posteriore tipo Meziere o rieducazione posturale globale.

Mobilizzazione segmentaria = psoas,quadrato dei lombi.

Riprogrammazione percettiva del dorso ,prima alla parete come punto di riferimento e dopo senza,

prima a occhi aperti e dopo chiusi.

Si starà attenti alla posizione seduta scrittura : piedi indietro, bacino in avanti sulla seduta, griglia costale che tocca bordo della scrivania, gomiti e avanbraccia posti sul piano di lavoro. In effetti, una cattiva posizione seduta puo’ moltiplicare per tre le costrizioni al livello del disco.

 

ASIMMETRIA ROTAZIONALE DELL’ANCA.

Quando esiste una limitazione importante delle rotazioni di anche, la rotazione che non si fa a livello delle anche, si riporta al livello lombare, che non è fatto per la rotazione ed ciò puo’ provocare nel tempo una lombalgia.

Sintomi: Stanchezza e dolore nel cammino prolungato che si effettua in rotazione esterna,

Contrattura mm pelvitrocanterici e glutei.

Trattamento kinesiterapico:

Uno mobilizzazione della capsula in decoaptazione e posture in intra rotazione , stiramento statico mm pelvitrocanterici permetteranno di diminuire le costrizioni vertebrali.

 

In tutti i casi, si chiederà al paziente un rilassamento della muscolatura e un’igiene muscolare con idratazione di almeno due litri al giorno, e in caso di dolore, bagno caldo per 15 minuti.

 

9 L'instabilità anteriore di origine discale è spesso all'origine di dolori ai cambiamenti di posizione. Una disfunzione traduce un difetto di mobilità del nucleo.
20 Trattamento ortopedico conservativo di una lombalgia cronica invalidante, non sollievata dalle cure classiche. Uso di un'ortesi polietilene bivalva con accavallamento, corta.

Oltre alla chirurgia, o quando l'operazione non sta andando

24 Sciatica: Le indicazioni chirurgicali riguardano le sciatiche paralizzanti, le sciatiche iperalgiche e i fallimenti di trattamenti ortopedici conservativi
25 Lombalgia: L'artrodesi posteriore per lombalgia non ha fatto la prova scientifico del suo interesse, dopo 35 anni di utilizzazione. E' indicata dopo fallimento del trattamento ortopedico conservativo quando l'instabilità è dimostrata su lastre dinamiche.

 

4.5. SCUOLA DEL DORSO

Il 50 a 70% degli adolescenti presentano rachialgie, sono legate più a un pessimo atteggiamento durante il giorno che al fatto di portare una cartella pesante.

Il peso della cartella non deve comunque superare il 30% del peso del bambino e si raccomanda di ripartire bene il peso sulle due spalle, o eventualement,e, di usare un sistema con le rotelle.

Per quanto riguarda la posizione seduta, si dovrà stare attenti a dissociare la posizione “ascolto” dalla posizione “scrittura”, e alternare regolarmente le due durante il giorno.

La pratica di un’attività sportiva regolare con riscaldamento progressivo prima, permette un buon adattamento delle strutture muscolo-legamentare durante l’adolescenza.

Nell’adulto si programmera’ le tecniche della scuola della schiena ( posizione in macchina, posizione di lavoro al computer ,prendere carichi, etc ).Si consiglierà la pratica regolare di un’attività sportiva.

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MODULO 5 - ORTOPEDIA PEDIATRICA  spesso associato a deviazioni vertebrali

 

Originalità della formazione

Il trattamento ortopédico conservatore e la rieducazione permettono di trattare senza chirurga i

piccoli difetti ortopédici del bambino orientando le tensioni muscolari e le sollecitazioni meccaniche sulla cartilagine di crescita

Questo corso riprende gli elementi indispensabili per adattare i protocolli

  Piccola Ortopedia Pediatrica e SCcoliosi44'31

 

5.1 PIEDI

 

5.1.1. PIEDE PIATTO,

Il piede piatto si definisce da l’impronta sul podoscopio. Si distinguono tre gradi :

- allargamento dell’istmo,

- appiattimento della volta plantare interna,

- allargamento della banda metatarsiana,

Il piede piatto può essere associato da un valgo del retropiede, può essere agile tipo iperlasso o rigido da sinostosi delle ossa del tarso. Clinicamente, si valuterà la lassità globale, la limitazione della pronazione dell’avampiede, la riduzione in carico da varizzazione del calcagno

Nell’anamnesi si valuteranno : le cadute più frequenti ed un’usura anormale delle scarpe. Radiologicamente, si distingue il piede piatto posteriore con bascula dell’astragalo che può necessitare di un’intervento di stabilizzazione dell’astragalo sul calcagno, dal piede piatto anteriore con bascula scafo-cuneo-metatarsiana che verrà trattato con ortopedia conservativa.

Il plantare comporta : un cuneo varizzante posteriore e un cuneo pronatore anteriore, soprattutto, quando esiste una limitazione della pronazione. Quando il piede è completamente rovesciato, si utilizzerà un plantare “tutto interno” cuneo varizzante posteriore, con supinatore anteriore.

In caso di disturbo funzionale in periodo pubertario, si aggiungerà una volta interna. La rieducazione completa il trattamento con rafforzamento della muscolature intrinseca (salto della fune) e del lavoro attivo del tricipite e tibiale posteriore, o si cercherà a stimolare la muscolatura distale con la prensione di oggetti tondi (penne) posti per terra, si rafforzerà la propriocezione globale con degli esercizi di equilibrio su piatto di Freemann, o marcia su una volta.

 

26 Si distinguono i piedi piatti rigidi, congeniti, da sinostosi anteriore del tarso (spesso chirurgicali) e i piedi piatti elastici in un contesto di iperlassità che si corregono con rieducazione ed eventualmente plantari dai 3 anni.

 

5.1.2. PIEDE CAVO,

è un piede che in carico sul podoscopio da ;

- restringimento dell’istmo

- mancanza dell’istmo

- mancanza dell’appoggio postero-esterno

Il piede cavo si accompagna spesso ad affezioni neurologiche. Ad uno stadio avanzato, si possono avere le dita ad artiglio.

ORTESI PLANTARE Il plantare comporta una conca talloniera posteriore, e una sbarra di appoggio metatarsiana. Le scarpe da sport elastiche sono consigliate.

RIEDUCAZIONE La rieducazione cerca di stirare l’aponevrosi plantare ed i legamenti cosi come a snellire le dita per evitare la griffe La forma minore dei piedi cavi, si nota spesso negli sportivi.

Le forme più importanti necessiterano spesso di ricorrere all’intervento.

 

- BILANCIO CLINICO

 

5.2 GINOCCHIO

 

5.2.1. GINOCCHIO VALGO :

deformazione delle ginocchia , con asse anatomico e del femore e quello della tibia accentuato ,classica deformazione ad X. Con distanza intra malleolare in carico, eccessiva e in decubito in scarico. Spesso viene ritrovato in un contesto di iperlassità. Migliorerà in scarico. Clinicamente, si notano difetti di marcia e di corsa, e raramente un disturbo funzionale Il trattamento dipende dell’importanza della deformazione :

- dai 4 ai 8 centimetri di distanza si mette un plantare con cuneo varizzante posteriore,

- oltre ai 8 centimetri di distanza , adattamento di un dispositivo correttivo notturno che mantiene le ginocchia allargate, mentre si avvicinano i malleoli interni con una banda (giogo condiloideo). Questo sistema permette la flessione del ginocchio durante la notte.

In posizione seduta, si gira la sedia, il bambino sedendosi come sul cavallo, torace contro lo schienale. Si consiglierà anche e la pratica dell’equitazione.

 

27 Tutti i genu valgo non si corregono spontaneamente, si integrano spesso in un contesto di iperlassità con piedi piatti

 

 

5.2.2. GINOCCHIO VARO

- BILANCIO CLINICO. Asse anatomico tra il femore e quello della tibia diminuito

Deformazione che si evidenzia con , malleoli giunti esiste uno spazio intracondiloideo

. Il ginocchio varo è fisiologico con l’uso dei pannolini, era frequente all’epoca del rachitismo.

- CORREZIONE ORTOPEDICHE.

E’ più difficile da correggere del ginocchio valgo e si ricorrerà ad ortesi notturne per allineare gli arti inferiori in estensione.

 

 

5.3. LE TURBE ROTAZIONALI DEGLI ARTI INFERIORI

-LE TRE ORIGINI- ANTEVERSIONE DELLE ANCHE-

TORSIONE TIBIALE E ADDUZIONE DELL’AVAMPIEDE-

Riguarda il 20% dei bambini.

Fisiologicamente, l’anteversione del collo femorale diminuisce da 45 a 15° nel corso dei due primi anni della vita. In parallelo, si nota una torsione tibiale esterna di 15°.

BILANCIO CLINICO

1/ Il bambino marcia con i piedi indentro, puo’ trattarsi :

- a livello dell’anca dalla persistenza di un’anteversione femorale eccessiva, e si noterà clinicamente un eccesso di rotazione esterna all’esame clinico,

- difetto di torsione tibiale esterna, esame clinico paziente in posizione seduta sul tavolo il arti inferiori pendenti si valuta la rotazione esterna dell’asse bimalleolare. Questo difetto è molto frequente e giustifica, la notte una posizione per dormire sulle spalle, il peso delle coperta dovrebbe favorire la rotazione esterna.

Verso l’età di 5 anni, si insiste sulla pratica del pattinaggio che progressivamente favorirà la caviglia verso l’esterno.

- adduzione dell’avampiede. Il metatarso addotto è una forma minore del piede equino e si useranno scarpe ortopediche speciali per correggere i difetti dell’avampiede.

 

2/ Il bambino marcia con i piedi verso fuori. Questo difetto è spesso ritrovato in un contesto di iperlassità con ginocchio valgo e piedi piatti.

Di solito, questo difetto si corregge spontaneamente.

 

5.4. INEGUALIANZA DI LUNGHEZZA DEGLI ARTI INFERIORI.

Questa ineguaglianza è valutata con il paziente in piedi : esame a livello delle creste iliache, indi radiografia del bacino di fronte e si misurerà allora l’ineguaglianza a livello delle teste femorali.

 

INDICAZIONE DI COMPENSAZIONE DURANTE LA CRESCITA

- Sotto ad un centimetro, si è in una zona fisiologica e non si compensa lo squilibrio soltanto quando è associato ad uno squilibrio omolaterale dell’asse occipitale.

- + di 2 centimetri, il compenso è necessario per prevenire le lombalgie

- tra 1 e 2 centimetri, il problema si pone quando esiste una scoliosi associata.

Se il compenso del bacino diminuisce la gibbosità, si compenserà in periodo di crescita pubertaria Al contrario, se il compenso aumenta la gibbosità si considera che “ la vertebre pelvica” compensa la scoliosi, e ciò è favorevole.

A maturità ossea, il rischio evolutivo della scoliosi è sparito, e si compenserà nella misura in cui esiste uno squilibrio dell’asse occipitale.

Il compenso corrisponde di solito ai 2/3 dell’ineguaglianza di lunghezza degli arti inferiori. Puo’ essere ripartita dentro la scarpa quando il piede è più corto, o sotto la scarpa.

All’età adulta, bisogna essere molto progressivi quando si intraprende una correzione. 5mm per volta, ed aspettare almeno sei mesi prima di continuare il compenso.

I sport consigliati sono : nuoto, equitazione e bicicletta dopo avere aggiustato l’altezza delle pedalata

 

28 Quando è inferiore ad 1 cm, l'ineguaglianza puo' essere considerata come fisiologica. Tra 1 e 2 cm, il compenso ai 2/3 è indicata quando corregge una gibbosità scoliotica o un disequilibrio dell'asse occipitale

 

5.5. LE APOFISI DI CRESCITA E CONDROPATIA

MALATTIA DI SEVER L’apofisiti più frequente sopraggiunge verso l’età di 8 anni, con dolore al calcagno posteriore al livello dell’inserzione del tendine di Achille. Dolori da sforzo, si accompagnano talvolta una reazione infiammatoria al livello del punto di inserzione del tendine.

 

30 Sever: Le talalgia con tricipite corto provocano un'apofisite di crescita all'insersione del tendine achileo sul calcaneo.

 

INDICAZIONE DEL RIALZO AMMORTIZZANTE L’esame clinico ricercherà un tricipite corto con diminuzione del talo all’esame clinico.

Il trattamento consiste nell’utilizzazione di sopratacchi viscosi, che favoriscono la diminuzione delle costrizione meccaniche e distendono il tricipite.

 

MALATTIA DI OSGOD-SLATTER Sopraggiunge verso l’età di 9/11 anni al livello dell’inserzione del tendine rotuleo, specialmente alla pratica dello sport. L’esame clinico ricercherà segni infiammatori al livello del punto di inserzione. Si può utilizzare un bendaggio stretto per la pratica dello sport. La rieducazione consiste nel rafforzamento dei quadricipite interessato.

 

CONDROPATIA FEMORO PATELLARE. Le gonalgie sono frequente durante il periodo pubertario , i dolori si avvertono durante la discesa delle scale, e durante le attività sportive che mettono in tensione il quadricipite. È più frequente dalle ragazze, l’esame clinico ricerca il segno caratteristico del Rabot con dolore alla mobilizzazione della rotula, e il segno di Zohlen con dolore all’estensione contro resistenza a gamba tesa (scollamento del tallone).

La radiografia ricercherà una displasia della troclea

Il trattamento abituale consiste nell’immobilizzazione della rotula con ginocchiera elastica, sospesa, con apertura al livello della rotula. Questa viene messa per la pratica dello sport.

La rieducazione consiste nella muscolarizzazione del vasto esterno ad esempio schiacciando un pallone messo tra le ginocchia (7 secondi di contrazione, 7 secondi di riposo). L’evoluzione spontanea e’ favorevole, sapendo però che si deve talvolta aspettare fino all’età di 25 anni,per avere la soluzione della patologia. Il ricorso alla chirurgia è eccezionale,

 

29 La condropatia femoro-patellare è frequente dalle ragazze. La rieducazione è indicata quando i dolori sono invalidente e impediscono l'attività sportiva

 

5.6. DEFORMITA’ TORACICA ANTERIORE..

Le deformazioni toraciche anteriori sono generalmente legate ad un difetto congenito di inserzione del diaframma coi muscoli trasversi, sull’estremità inferiore della gabbia toracica.

Non studieremo le deformazioni maggiori con ripercussione respiratoria, che necessitano dell’intervento chirurgico , ma le forme minori che si accentuano alla fine della crescita pubertaria al momento dello sviluppo del tronco in volume. Di solito, non esiste ripercussione funzionale per queste forme minori (affaticamento durante la corsa alcune volte). Talvolta alcuni dolori sternali.

Molto spesso il motivo della visita medica è il problema estetico..

 

I TORACE A IMBUTO E CARENATO

Il torace a imbuto si caratterizza con una sporgenza condro costale, e si tratterà con ortesi plexidur bivalve notturna che modelli l’estremità inferiore del torace.

RIEDUCAZIONE

Nelle ragazze, l’imbuto sarà nascosto dallo sviluppo dei seni, nel ragazzo la rieducazione tende a sviluppare la muscolatura dei mm pettorali in metabolismo anaerobico tipo culturismo (bodibuilding).

Si potrà realizzare degli esercizi respiratori con l’ortesi sia con l’aiuto di attrezzi a pressione positiva tipo Bird, sia gonfiando un pallone.

 

Il torace carenato abnorme sporgenza anteriore dello sterno, è molto più accessibile al trattamento ortopedico conservativo. Si realizzerà un’ortesi plexidur bivalve, la valva anteriore modella accuratamente la carena mediana o l’emicarena paramediana, cosi come le condro-costali.

RIEDUCAZIONE

Sono i movimenti respiratori durante la notte, che modelleranno il torace. Dalle ragazze, si starà attenti a non comprimere il seno. Come per il torace a imbuto, la muscolazione dei pettorali, completerà il modelammento estetico.

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Questa pagina è stata aggiornata il 10 maggio 2019

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