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Centre Européen de la Colonne Vertébrale - Clinique du Parc Lyon (Fr)

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La rieducazione delle scoliosi con busti e la pratica di sport.

« In quarantanni di pratica, ho conosciuto la nascita ed il prodigioso sviluppo della chinesiterapia. Lo dovete al rigore che sempre più apportate nella definizione dei vostri atti terapeutici e la valutazione critica dei risultati controllati a lungo termine. »

Pierre STAGNARA

1. Rieducazione delle scoliosi con busti

Introduzione

A Lione, siamo convinti dell’efficacia della presa in carico chinesiterapica nel trattamento della scoliosi eppure tante dellusioni hanno marcato la chinesiterapia delle scoliosi : fallimento dei metodi miracoli globali o analitici, fallimento della stimolazione elettrica funzionale, fallimento delle ortesi elastiche, fallimento dell’obiettivo 0.

Senza mettere in dubbio la fede e l’onesta dei numerosi autori che spesso hanno consacrato la loro vita alla chinesiterapia della scoliosi, c’è confusione tra l’efficacia passegera di un’atto terapeutico per un particolare bambino, coll’efficacia di una tecnica.

Senza parlare dei paramorfismi e dei vari atteggiamenti scoliotici, c’è soppratutto confusione tra la scoliosi caotica (inferiore ai 25°) per la quale i moltipli fattori etiologici intervengono senza che si possa precisarli, e la scoliosi lineare (che supera i 25°) per laquale il circolo vizioso meccanico è stato descrito da Ian Stokes.

 

I Principi

1 – Niente materiale complesso. Tutti gli esercizi devono potere essere ripetuti a casa.

2 – Nessuna contro-indicazione sportiva. Lo sport praticato dal bambino deve potere essere proseguito :

- Adattando se necessario il gesto sportive (evitare l’inspirazione profonda veloce, e le flessioni del tronco in avanti)

- Completando se necessario l’attività sportiva colla chinesiterapia.

3 – Gli esercizi sono simmetrici nel piano frontale.

4 – Niente cappella e esercizi miracolo. Scegliere il mezzo tecnico più adatto per ogni bambino, ad ogni età, ed a ogni sequenza terapeutica.

5 – Niente rivoluzione, ma un’evoluzione degli esercizi che saranno ripetuti pochi minuti per giorno a casa.

5 – Si tratta un bambino e non una scoliosi o una radiografia. Lo sguardo del bambino è fondamentale. Talvolta asimmetrico con plagiocefalia, evoca una scoliosi infantile, ma sopratutto esprime uno stato d’animo : preoccupazione, paura, angoscia, disperazione, indifferenza, dellusione, opposizione, agressività. A noi di fare in modo che rifleti la fiducia e la complicità.

Obiettivi, mezzi scogli

OBIETTIVI

MEZZI

PERICOLI - PRECAUZIONI

Modificare l’immagine corporale alterata del paziente scoliotico

Al momento della presa di contatto, fotografia di spalle e della gibbosità mostrate al bambino

Presa di coscienza della deformazione allo specchio o colla video-camera.

La rappresentazione corticole della schiena è povera e perturbata dalla crescita veloce, ma attenzione a non svalutare o deprezzare l’immagine del corpo.

Esercizi di snellimento degli elementi rettratti della concavità

Posture statiche (Mézières, RPG)

L’irrigidificazione della curva scoliotica è probabilmente un’elemento naturale di stabilità. Un’eccesso di esercizi di scioltezza puo’ provocare una ripresa evolutiva della scoliosi.

Mobilizzazioni dinamiche

In caso di doppia curva, la mobilizzazione è equivalente a destra ed a sinistra, in effetti i bending ci mostrano che l’80% del movimento si fa nel senso della correzione e 20% nel senso del peggioramento.

Modelllatura a mano della gibbosità

Attenzione a non favorire il dorso cavo. L’appoggio deve farsi sul versante interno della gibbosità. Un cuscino è messo sotto lla tettoia condrocostale sinistra e il movimento, in un piano transversale accompagna l’espirazione.

Snellimento delle cinture

Segmentare e analitico

Correzione del deficit dell’estenzione di anca misurata da Biot a 43%, sin da piccoli.

Le cinture devono potersi compensare.

Miglioramento della capacità vitale.

Aumento della VEMS

Gonfiare un palloncino ogni sera.

L’inspirazione profonda favorisce la rotazione (Geyer) quindi inspirazione lente ed espirazione rapida e profonda.

Risparmio del rachide

Diminuzione delle costrizioni meccaniche sull’asse

Sviluppo dei compensi al livello delle cinture e degli arti su un tronco più vicino possibile alla verticale

Riarmonizzazione della statica

Riposizionamento della testa sulla linea di gravità nel piano frontale e sagittale

Esercizio di « grand porter »

Si ricerca l’equilibrio globale, il sacco di sabbia deve restare sulla testa, l’armonia e la coordinazione del movimento. La marcia dev’essere sincronizzata al respiro.

Per le scoliosi lombar e toraco lombari : apprendimento dello shift.

Uno squilibrio del bacino o della cintura scapolare possono compensare una scoliosi, bisogna rispettarli.

Inei casi « C » di Lenke, l’apertura dell’angolo ileo-lombare va nel senso dell’accentuazione della curva lombare.

Nel piano sagittale, bisogna evitare di favorire la cabrata vertebrale lordotizzante.

Muscolazione per facilitare il mantenimento in posizione corretta.

Rafforzamento delle fibre statiche della muscolatura profonda paravertebrale e muscoli stabilizzatori delle cinture, tali che psoas, addominali e pettorali con contrazione forte, lenta statica, sostenuta in posizione corretta.

« Il cercello ignora i muscoli e conosce soltanto il movimento » Nel piano frontale, gli esercizi sono simmetrici perchè non conosciamo il ruolo dell’asimmetria concavità-convessità.

Nel piano frontale, la flessione anteriore del tronco accentua la rotazione, bisogna quindi rinforzare i muscoli in una posizione neutra.

Niente body building che riguarda la muscolatura superficiale.

Le 24 ore della schiena : adattazione della scoliosi all’ambiente e dall’ambiente alla scoliosi.

Controllo della posizione seduta per ascoltare e scrivere secondo il morfotipo

Gestione della cartella

Stimolare la maturazione del sistema posturale e di equilbrazione

Reducazione propriocettiva cifotizzante a partire :

- Dei cattori podali,

- Dei cattori occulari,

- Dei cattori cutanei

Per alcuni pazienti, i riflesso posturale a una situazione di squilibrio va nel senso del peggioramento della scoliosi.

Valorizzazione fisiologica

Stimolare la mobilizzazione globale del rachide in modo automatico

Pratica dello sport

Coordinazione del movimento, armonia dello spostamento

Valorizzazione psicologica

Benessere e stima di se

Positivare la scoliosi

« La scoliosi non è una malattia ma un sintomo »

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La Pratica di sport

MATERIALE E METODO

Abbiamo realizzato una prova dinamica riprendendo tutte le cartella di scoliosi idiopatiche che presentano le seguenti caratteristiche :

· Seguite in Francia per i bambini sugli ultimi 10 anni,

· Senz’altra patologia associata (spondilolistesi, Scheuermann…)

· Di cui il cognome inizia dall’A alla L per ordine alfabetico.

Gli ultimi dieci anni corrispondono alla computerizzazione totale delle cartelle. Abbiamo selezionato la regione Rodano-Alpi per laquale disponiamo di statistiche relative alla pratica dello sport.

Abbiamo eliminato le cartelle dei spondilolistesi e dei Scheuermann associati, perchè modificano in se’ la pratica sportiva. Abbiamo conservato le scoliosi dolorose, dolore difficile da valutare dal bambino. La selezione per ordine alfabetica rappresenta circa la metà delle cartelle.

Questa statistica corrisponde al momento in cui sono indirizzate le scoliosi al Reparto di Medicina Ortopedica specializzato. Si tratta di uno studio retrospettivo esauriente.

Abbiamo riportato su tavola EXCEL ;

· L’età al momento della prima consultazione (sistema decinmale - 13.5 = 13 anni 6 mesi)

· l’angolazione iniziale della scoliosi (angolazione Cobb)

· gli sport praticati

· l’intensità della pratica

 

RISULTATI

 

1. IL CASO MEDIO SECONDO LA PRATICA DI UNO SPORT

810 cartelle di scoliosi idiopatiche sono state selezionate e studiate. 547 bambini praticano almeno uno sport al difuori della scuola, sia il 67,53 %.

12 bambini soltanto sono stati dispensati di sport a scuola dal medico curante, al momento della prima visita, la maggior parte del tempo a causa di un’iperlassità legamentare con distorsioni ripetute.

Num. di casi

Età media

Angolazione media

547 sportivi estra scuola

13.15 (+-2.48)

26.82 (+-9.14)

263 sport soltanto a scuola

13.96 (+-2.32)

28.38 (+-8.88)

810 scoliosi idiopatiche

13.14 (+-2.46)

27.32 (+-9.09)

Notiamo che i 547 bambini che praticano almeno un’attività sportiva fuori scuola, presentano un’angolazione media inferiore di 1,5° rispetto al gruppo che non pratica sport. Questo risultato è significativo tenuto conto dell’importante campione.

 

2. EVOLUZIONE DELL’ANGOLAZIONE E DELLA PRATICA DELLO SPORT SECONDO L’ETA’

Abbiamo raggrupato i bambini i 3 gruppi di età, in modo a poter paragonare i risultati con quelli del Ministero degli Sport (Licenze)

Età

Num. di casi

Età media

Ang. media

% sport

9 anni e meno

64

7.87 (+-1.08)

22.92 (+-8.52)

81.25 %

10-14 anni

464

12.70 (+-1.21)

27.22 (+-9.29)

72 %

15 anni e più

282

15.84 (+-0.99)

28.5 (+-8.53)

57 %

Totale

810

13.41 (+-2.46)

27.33 (+-9.09)

67.85 %

La pratica sportiva diminuisce in modo significativo con l’età.

Notiamo ugualemente che l’angolazione della scoliosi al momento della prima visita è particolarmente più bassa per i di 9 anni e meno.

 

3. QUALI SONO GLI SPORT PI% PRATICATI ?

Abbiamo raggruppato gli sport secondo la quantità di bambini che lo praticano.

SPORT

Num. di casi

%

Età media

Ang. media

Danza

144

25

13.19 (+-2.35)

28.45 (+-9.49)

Nuoto

67

12.16

12.10 (+-3.04)

27.01 (+-9.98)

Sport asimmetrici

65

11.32

13.43 (+-2.38)

26.32 (+-7.88)

Pallamano, Palacanestro, Pallavolo,

53

9.69

13.23 (+-1.62)

25.85 (+-6.75)

Ginnastica

47

8.59

13.06 (+-2.72)

26.28 (+-7.76)

Equitazione

41

7.26

13.34 (+-2.13)

28.05 (+-10.88)

Sports di combattimento

22

4.02

13.41 (+-2.37)

24.36 (+-7.34)

Sport di scivolamento

19

3.47

14.58 (+-2.94)

26.42 (+-10.42)

Bicicletta

12

2.19

12.58 (+-2.72)

22.33 (+-7.83)

Scalata

12

2.19

13.58 (+-1.75)

30.42 (+-8.96)

Calcio

30

5.5

13.30 (+-2.57)

25.10 (+- 11.04)

Un quarto dei bambini praticano la danza fuori della scuola. Il calcio è praticato dai ragazzi, lo abbiamo messo in fine tavola. I 12% dei bambini che praticano il nuoto è un po’ più giovane. Paragoneremmo questa statistica con quella del Ministero dei Sport nella discussione.

 

4. ANGOLAZIONE SECONDO LO SPORT

Possiamo ugualmente raggruppare gli sport praticati secondo l’angolazione media della scoliosi. L’età media della pratica sportive, essendo abbastanza vicina, I risultati sono significativi ed inattesi…

SPORT

Num di casi

%

Età media

Ang. media

Bicicletta

12

2.19

12.58 (+-2.72)

22.33 (+-7.83)

Sport di combattimento

22

4.02

13.41 (+-2.37)

24.36 (+-7.34)

Pallamano, Palacanestro, Pallavolo,

53

9.69

13.23 (+-1.62)

25.85 (+-6.75)

Ginnastica

47

8.59

13.06 (+-2.72)

26.28 (+-7.76)

Sport asimmetrici

65

11.32

13.43 (+-2.38)

26.32 (+-7.88)

Sport di scivolamento

19

3.47

14.58 (+-2.94)

26.42 (+-10.42)

Nuoto

67

12.16

12.10 (+-3.04)

27.01 (+-9.98)

Equitazione

41

7.26

13.34 (+-2.13)

28.05 (+-10.88)

Danza

144

25

13.19 (+-2.35)

28.45 (+-9.49)

Scalata

12

2.19

13.58 (+-1.75)

30.42 (+-8.96)

8° separano il gruppo dei bambini che fanno bicicletta dal gruppo che fa scalata.

 

5. LO SPORT DI COMPETIZIONE PUO’ FAVORIRE L’APPARIZIONE DI UNA SCOLIOSI ?

82 bambini hanno un’attività sportiva intensiva almeno 2 ore fuori della scuola.

Num di casi

Età media

Angolazione media

Sport > 5ore/sett.

82

13.38 (+-2.13)

25.40 (+-8.22)

Sport a scuola soltanto

263

13.96 (+-2.32)

28.39 (+-8.88)

Rappresentano un’angolazione 3° inferiore al gruppo che non fa sport fuori della scuola. Si puo’ quindi concludere che la pratica più intensiva di un’attività sportiva non favorisce la scoliosi.

 

6. LA PRATICA DI DIVERSI SPORT E’ BENFICA ?

Spesso è consigliato di associare vari sport per evitare di far lavorare sempre gli stessi gruppi muscolari. 135 bambini praticano simoltaneamente almeno 2 sport al momento della prima visita.

Num di casi

Età media

Angolazione media

Pratica d’1 sport

547

13.15 (+-2.48)

26.82 (+-9.14)

Pratica di 2 sport

135

13.13 (+-2.53)

26.84 (+-9.56)

L’angolazione media della scoliosi e l’età sono strettamente identiche. La pratica di due sport non cambia per niente la scoliosi.

 

DISCUSSIONE

Più dell’ 80 % dei bambini di meno di 10 anni praticano uno sport. Ma a quest’età, non si puo’ parlare di competizione e pocchi sono quelli a prendere una licenza sportiva.

ministère-3.jpg

I bambini sportivi presentano un’angolazione media significativamente inferiore al gruppo non sportivo. Si puo’ concludere che la pratica di un sport fuori della scuola è favorevole per la scoliosi. Questa tavola è da mettere in paragone con quella del Ministero dei Sport :

ministère-1.jpg

L’età media del nostro gruppo essendo di circa 13 anni e con maggiorità di ragazze, ritroviamo esattamente la stessa percentuale di bambini che hanno un’attività sportiva : 67,5 % nella nostra statistica, contro 66 %. La differenza corrisponde alla piccola percentuale di maschi. Ritroviamo ciffre identiche per i 15-17 anni.

Relativamente alla frequenza dei sport praticati per una popolazione principalmente femminile, di giovane di meno di 15 anni, ritroviamo la ginnastica, la danza ed il nuoto.

ministère-2.jpg

L’angolazione media secondo lo sport praticato ci ha un po’ sorpresi. Non ci aspettevamo a tali differenze.

La piccola angolazione della bicicletta è logica, poichè si tratta di un sport in cifosi toracica senza troppo sollecitare il rachide. E’ ugualmente favorevole allo sviluppo cardio-vascolare e respiratorio.

Gli sport asimmetrici tali il tennis, golfo e badminton son discutibili. Benchè non abbiamo una frequenza più importante di scoliosi con questi sport, questa statistica conforta le nostre pubblicazioni più vecchie relative a tennis e sport.

Abbiamo raggruppato nei sport di combattimento il judo, il karate, il taekwondo ed il pugilato. Son sport di resistenza, velocità e di riflessi posturali che sviluppano probabilmente le fibre veloci. Gli sport di pallone, pallamano, pallacanestro, pallavolo stimolano i riflessi posturali in modo relativamente simmetrico.

Il pessimo posizionnamento coll’equitazione è probabilmente legato a più importanti solleciti del rachide.

La lassità indotta dalla danza è probabilmente favorevole in un contesto di scoliosi.

La scalata par’essere un’attività da sconsigliare nel quadro della scoliosi.

E’ probabilmente meglio fare uno sport intensivamente, piuttosto che fare simoltaneamente diversi sport. Forse il medico curante è più attento chiedendosi se la pratica sportiva è nefasta per la scoliosi ?

 

CONCLUSIONE

Una prova statistica che raggruppa 810 scoliosi indirizzate del medico curante ad una consultazione specialistica nel corso di questi ultimi 10 anni, permette raggruppamenti secondo l’età del bambino, l’angolazione della scoliosi e dello sport praticato.

La pratica sportiva fuori della scuola è benefica nel quadro della scoliosi. Questa pratica diminuisce con l’età. I migliori sport sembrano essere la bicicletta e i sport di combattimento. I meno buoni, la scalata, la danza e l’equitazione. Gli sport asimmetrici non aumentano l’angolazione media di scoliosi.

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Questa pagina è stata aggiornata il 12 novembre 2017

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